martedì 28 febbraio 2012
Il grande arbitro
Pubblicato da Debio Della Tessera alle 15:43 0 commenti
domenica 22 gennaio 2012
La rievocazione di un sentimento...
... ormai lontano nel tempo da parte di una donna adulta ed affermata. Il ricordo di un'adolescente che in cerca di vita si affaccia su un mondo nuovo ed antico, nel quale tutto è concesso per denaro e status ma al contempo non tollerato, sia dalla società che dalla morale esangue ed impalpabile delle persone decadenti ed ipocrite che circondano la giovane e che dovrebbero proteggere la sua innocenza. La cronaca di un incontro coi sensi violento ed unico, del desiderio di attenzione e dell'appuntamento con l'amore completo, il primo, quello che le rimarrà dentro l'anima, negli occhi, nel naso, sulla pelle per tutta la vita e che le lascerà un solo grande rammarico... quello di non averlo saputo riconoscere.
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giovedì 6 ottobre 2011
Steve Jobs and his creative genius changed my vision of the world and inspired my entire way of life. God bless you, thanks and farewell!
Pubblicato da Debio Della Tessera alle 15:59 1 commenti
sabato 17 settembre 2011
Era scritto
La notte in cui ho smesso di accarezzare le illusioni
ho scelto.
I piedi nudi sfioravano l’erba
lambiti dall’umidità cristallizzata su di essa
Piccoli brividi mi cullavano
insieme al movimento lento di un dondolo antico.
Al buio non temevo più nulla
la solitudine era ormai squarciata
da una moltitudine di parole e gesti promessi.
Fu allora che ti ho scelto
nonostante non sapevo chi fossi
o cosa saremmo potuti diventare insieme.
Forse anche tu hai deciso nello stesso istante,
hai creduto in quel richiamo silenzioso
che ti portava a me.
E’ bastato un attimo, un sussurro,
il vento caldo e l’ombra degli alberi
ed entrambi abbiamo capito
sarebbe stato per sempre.
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sabato 27 agosto 2011
Steve Jobs ai neolaureati di Stanford
Pubblicato da Debio Della Tessera alle 11:49 0 commenti
lunedì 8 agosto 2011
Torneremo ad essere uomini
Notte in attesa
di un amaro presagio.
Vento e sabbia
scompigliano la coscienza,
impastano la bocca,
guidano l’armata dei pensieri
tra infami memorie
e silenziosi accadimenti.
Il passato è ormai oltre il tempo,
troppo indistinto per continuare ad ascoltarlo.
Il futuro è oltremodo prossimo e incerto
per essere compreso appieno e accettato
nel momento in cui aggredisce alle spalle.
Il tutto ci osserva,
deride la nostra pochezza con candore.
Siamo sempre più fragili e disanimati,
immobili in un'atavica vanagloria
che ci porterà inevitabilmente alla caduta.
Scaveremo
fino a farci sanguinare le mani,
picconeremo
per arrivare al centro della terra,
riedificheremo
ciò che abbiamo spazzato via.
Solo allora,
finalmente,
noi estenuati e logori torneremo ad essere
splendore e umanità vera.
Pubblicato da Debio Della Tessera alle 13:33 0 commenti



