Notte in attesa
di un amaro presagio.
Vento e sabbia
scompigliano la coscienza,
impastano la bocca,
guidano l’armata dei pensieri
tra infami memorie
e silenziosi accadimenti.
Il passato è ormai oltre il tempo,
troppo indistinto per continuare ad ascoltarlo.
Il futuro è oltremodo prossimo e incerto
per essere compreso appieno e accettato
nel momento in cui aggredisce alle spalle.
Il tutto ci osserva,
deride la nostra pochezza con candore.
Siamo sempre più fragili e disanimati,
immobili in un'atavica vanagloria
che ci porterà inevitabilmente alla caduta.
Scaveremo
fino a farci sanguinare le mani,
picconeremo
per arrivare al centro della terra,
riedificheremo
ciò che abbiamo spazzato via.
Solo allora,
finalmente,
noi estenuati e logori torneremo ad essere
splendore e umanità vera.
0 commenti:
Posta un commento