Il vento ha il suo odore
e io me lo porto dentro da sempre
come fosse il mio
come l'ombra dell’anima.
Ogni volta
lo percepisco
costante
inavvertibile
laconico.
Porta con sé
parole ormai omesse
le ascolto
le intendo
sorpresa dal suono
di una voce perduta
dallo stridio
di una vita accaduta
di sorrisi
lacrime di cristallo
passeggiate raccolte
sogni abbandonati nel tempo.
Soavi, rabbiose, inutili, uniche
parole al vento
oscurate dal tramonto di un ricordo.
martedì 11 novembre 2008
Parole al vento
Pubblicato da Debio Della Tessera alle 11:20
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