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venerdì 29 luglio 2011

2 - Lullaby


Una di queste sere gli sorriderò, magari avrà il coraggio di accennare un saluto più esplicito, aperto, magari audace.
E' buffo come si possa essere talmente vicini e al contempo perfettamente sconosciuti; vivere sullo stesso pianerottolo, avere terrazze adiacenti e non sapere assolutamente nulla l'una dell'altro.
Sono una come tante, eppure il suo casto e timido sguardo mi fa sentire unica, chissà se si è accorto che ho compreso la sua curiosità. Ogni tanto anche io lo guardo, quando sul terrazzo cura le sue piante, ha dei bonsai splendidi. Lo vedo tagliare tronchi, potare piccoli rami e rendere quelle miniature semplicemente perfette.
Rimango incantata dalla delicatezza con cui le sue mani si muovono su quegli esseri inermi, all'occorrenza queste sanno diventare delle vere e proprie morse, stringono cesoie, forbici e seghetti per poi accarezzare ed inumidire la terra, pulire tenere foglioline dalla polvere e dallo smog della giornata.
Spesso resto lì immobile dietro la tenda, mi sfiora il pensiero di come quelle mani potrebbero scivolare sulla mia pelle, coccolare la mia testa, chiudere teneramente i miei occhi la sera.
Non so nemmeno chi sia eppure la sua distante compagnia mi rigenera, chissà magari una di queste sere rincasando nel mentre farfuglio anatemi perché non trovo le chiavi di casa, raccoglierò tutto l'ardire di cui sono capace e quando chiuderà la porta dell'ascensore e ci troveremo di nuovo fianco a fianco dirò "Buonasera, ecco le chiavi, finalmente le ho trovate!".

1 - Lullaby


Sento i suoi passi, li ascolto. Percepisco le vibrazioni di ogni singolo movimento, le dita affusolate, le caviglie perfette, le gambe sinuose. Risalgo. Vago nell’indefinita nuvola dei suoi capelli, nei suoi occhi, sulla pelle. Si ferma. Congela il movimento, diventa sirena e strega e incantatrice. Adesso mi guarda, senza vedermi.

Io. Sono pensiero, immagine e riflesso di un corpo disteso su un letto. Ascolto. Sogno. Sorseggio pensieri. Degusto la sua immobilità. Apparente.

Le sue labbra si muovono, bisbigliano forse un tentativo d’incantesimo, un canto propiziatorio per la solita frenetica ricerca delle chiavi. Vorrei aiutarla. Ogni sera. Dio solo sa quanto lo vorrei. Ed è un attimo, un solo movimento fluido e scompare. Rimangono i ricordi e il profumo di qualcosa che neanche saprei dire. Rifugiata. Racchiusa nel suo guscio sconosciuto che non riesco nemmeno ad immaginare. Rimango solo con i miei sogni e le mie dolcissime illusioni. Mi cullano. Mi trasportano tra le rime di una ninnananna mai sentita ma conosciuta ormai da sempre. Aspetto. Il cuore ha un solo battito, enorme. Lo ascolto. Attendo la quiete fino a quando assieme al silenzio verrò trasportato in un veloce sonno fluido e senza sogni.






martedì 26 luglio 2011

Prospettiva


Lo specchio rivela
una figura che non riconosco
un ritratto che mi tormenta
ogni giorno

E' egoista
supponente
aspira solo a fare il suo dovere
riflettere
rivelare
ciò che non voglio vedere
sapere
considerare

Vado oltre il tempo che passa
le rughe che aumentano
il bel sorriso ampio
è solo un ricordo
ma racchiude la sintesi di me
attraverso un suono ancora vibrante e brillante
sempre squillante e divertito

Gli occhi
continuano ad essere spalancati verso il futuro
in attesa di chissà quale stupore
incanto
meraviglia

Ogni giorno continua l'assillo
l'immagine è sempre più sfocata
intaccata dal momento
sgretolata dalla circostanza
ma lo sguardo non mente
è sempre giovane
aperto
splendidamente speranzoso
confidente in ciò che sarà.



For You

Adoro questo brano e non posso fare a meno di collegarlo mentalmente al video ufficiale.

Ricordo che appena lo vidi su MTV andai subito a cercare il CD in negozio... a scatola chiusa perchè gli Staind allora non li conoscevo affatto.
Sono grandi.




lunedì 25 luglio 2011


Ti ho mai mostrato
la forma delle cose?

Ti ho mai raccontato
dei doni della vita?

Le cose sono soprattutto essenza,
la vita è pena e le sorprese disgrazia

Ti ho mai confidato
un torrido segreto,
un accenno di meraviglia?

Nessuna distanza tra danno e sostegno
niente tra delizia e afflizione
tra gelo e ardore

Il miracolo è nell'accettazione,
in un salvifico amore,
nell'essere solo quello che si è
a dispetto di tutto.


Lettura ultimata


Ho appena terminato di leggere il mio nuovo libro, un'antologia di racconti di Richard Matheson. Appena visto, l'ho acquistato senza neanche pensarci su, visto i “precedenti” dell'autore non ho potuto farne a meno. Ho scoperto così nove piccoli racconti, due dei quali autentici capolavori. Le atmosfere e i colori sono quelli che mi aspettavo, così come gli stati d'animo che ogni volta Matheson riesce a comunicare. Solo due dei racconti mi hanno convinto poco, forse perchè intrisi di quell'angoscia e quel sapore opprimente così kafkiani. Io adoro Kafka da sempre e non mi piace molto trovare le “sue” atmosfere in altri autori. Comunque i nove racconti di Matheson rimangono piccoli gioielli da leggere con cura e parsimonia: una storia al giorno in un solo fiato, interrompendo la lettura senza farsi vincere dalla bramosia e dalla curiosità. Meglio lasciarsi cullare dalla fantasia aspettando l'indomani per tuffarsi ancora in mondo sempre nuovo.
Il mondo incredibile nato dalla penna di Richard Matheson.

mercoledì 20 luglio 2011

Nuovo presunto amore


"Spippolando" mi sono imbattuto in questo libro



Mi è venuta immediatamente voglia di leggerlo. Qualcuno sa qualcosa di questo autore?
Io non vedo l'ora di averlo tra le mani, eh eh eh.