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mercoledì 12 giugno 2013

Prece

Ascolta ogni sogno soffuso
Ascolta tutti quanti i colori
Ascolta il passo confuso
Ascolta la nebbia dai mille sapori

Guarda il mio volto nella paura
Guarda questi attimi passare
Guarda i giorni del silenzio
Guarda i figli dell'onore

Senti il suono di mille voci
Senti il sapore di ogni uomo
Senti il cielo che si chiude
Senti il vento nel frastuono

Ascoltaci per quel che siamo
Guardaci per quanto gridiamo
Ascoltaci per quel che diamo
Perdonaci per quel che valiamo

Cantaci un mondo di pura speranza
Svelaci il cielo in ogni tuo sguardo
Riempi il mio mondo di sole e fragranza
Fai che il tuo cielo sia sempre traguardo. 

Ascoltaci per quel che siamo
Guardaci per quanto gridiamo
Ascoltaci per quel che diamo
Perdonaci per quel che valiamo

giovedì 30 maggio 2013

Ed io


Ed io?
E tu cosa?
Io... cosa dovrei dire io allora?
Ah guarda, tu puoi dire proprio cosa ti pare, per quel che me ne frega.
Vedi? Cosa potrei mai dire io dopo un'affermazione del genere...
Ma cosa vuoi che ti dica eh?
Vuoi che ti dica che ti capisco, che forse, magari, nei tuoi panni, avrei fatto la stessa cosa?
Beh chissà...
Col cazzo!
Eh si caro mio... col cavolo mi sarei comportata come te.
Come no! Sempre pronti a giudicare a dire che io no, io mai mi sarei permessa io...
Ma che cazzo stai dicendo? Adesso vorresti girare la faccenda a pro tuo?
No bello mio non te lo permetto. Non più.
E questo cosa vorrebbe dire?
No, dico e le altre volte? Tutte le altre dannatissime volte precedenti?
Ce le siamo già dimenticate?
Non so di che cosa stai parlando, anzi, secondo me mi confondi con qualcun altro...
Brutto figlio di puttana! Adesso vorreste anche farmi passare per la puttana di turno?
Per una delle tue troiette di cui manco ti ricordi i nomi? Ma vaffanculo vai!
Io non mi capacito di tutte le sconcezze che riesci ad inventarti. Ma quando mai io...
Fermati. Non andare oltre, non è il caso.
Io...
No! Adesso no, non sono in grado di sopportare altre tue stronzate e discorsetti e trallalà e vaffancuelo.
Non è giusto...
Non è giusto? Non è giusto?
Calmati dai, in fondo non è suc...
Zitto! Stai zitto! Non provare nemmeno a fiatare.
Ecco, così! Adesso sai cosa devi fare? Devi levarti dai coglioni perchè io non riesco più nemmeno ad immaginarti vicino a me. Non sopporto nemmeno l'idea di riaprire gli occhi e di vederti qui
davanti a me che mi guardi con quei tuoi occhi stronzi, ipocriti, bastardi e disonesti che ti ritrovi.
Anna...
No, non c'è più. Anna se ne andata stanotte, dopo la tua ennesima stronzata con doppia farcitura.
Anna non ti ascolta più, perchè tutte le volte che lo ha fatto lo ha solo preso nel culo ancora più a fondo e, Anna, si è finalmente stancata di te, delle tue notti insonni, delle tue presunte vene artistiche, dei viaggi onirici diurni, delle fantasticherie architettoniche, delle stramaledette diete a zona e dei fiori ad ogni senso di colpa, dei viaggi pagati a donne che nemmeno conosce, delle promesse infrante, dei giorni sprecati, della tua insistente e odiosa mania di vivere al di sopra degli altri e sopratutto della tua totale e inconfutabile inutilità nella vita.
Adesso sei ingiusta.
Adesso mi hai veramente rotto le palle invece.
Prenditi i pochi straccetti che avevi quando ti ho conosciuto e levati di torno.
Ma... dove andrò adesso, non ho...
Non me ne frega un cazzo. Lo vuoi capire si o no? Devi levarti dai coglioni altrimenti, quanto è vero Dio ti ci levo io di torno e ti butto di sotto da quella finestra.
Dai Anna non esagerare...
L'hai voluto tu... te l'avevo promesso!
Anna no... aspetta, che fai...
Annaaaaaaaaaaaa





venerdì 17 maggio 2013

Ritratto

L'istante di un profumo che vola pacato, senza peso ne apparenza.
Lo stesso istante immenso che riesce a dipingere la sua immagine nella testa.
Non ci sono colori, non ci sono parole, solo vaghi cenni sfocati, disegni confusi e indelebili nel tempo. E' lei che mi riempie e mi inonda.
Ed ecco la sua coda in immersione, cauta sprofonda di nuovo tra scintille di suoni e milioni di gocce. Piccole gemme fluide che danzano in coreografie sparse, tra sberleffi e ciuffi e fiamme acquose di qualcosa che non so.
Così tra gli sbuffi appare, d'improvviso come un bacio.
E' nero e lucente, slanciato e sfuggente mi guarda.
Occhi gialli di un oro mai visto che fissano e scrutano e parlano e...
Senza un fiato mi chiede se e mi chiede chi e poi dove.
Io rimango incantato nei miei dubbi, come potrò.
Come saprò essere per lui ciò che chiede.
Ma già non è più, sento solo il suo ruvido suono nell'anima.
Mi attraversa, colma la mia anima sazia.
Vorrei ringraziare, vorrei riuscire a stringere quel cuore immenso che vola a tratti intorno a me.
Infine mi accoglie, mi lascio andare al volo.
Tutto si placa, le immagini si fondono e ne vedo la forma.
Occhi e bocca e naso e orecchie e...
la mia anima
finalmente
appaga.

lunedì 23 luglio 2012

Assenza

Giorni senza ore minuti vuoti di secondi inutilmente passati. Se la pioggia cadesse li laverebbe via insieme alla stanchezza e al dolore del vuoto. Ecco l'atteso maestrale. Ristoratore asciugherà  l'umidità del vivido ricordo per riportare una temperata stabilità e nuova vitalità per continuare il viaggio.

martedì 28 febbraio 2012

Il grande arbitro

Piccoli e arroganti ingegni
si gettano in magnificenti imprese
senza consapevolezza di sé,
sovrastimano capacità e disegni
che portano al crollo
anche delle ultime presunte speranze.
Aspettative disattese
urlano il loro dolore
tracciano un solco invisibile
diventano traccia tangibile
di quello che sarebbe potuto essere
e invece non è stato.
La realtà fa la sua nefasta irruzione
e le avversità ci sovrastano.
Il destino sembra aver già deciso,
non possiamo che seguire le sue indicazioni
e sottoporci al suo giudizio.
Misurarsi con umiltà e tenace dedizione
la vera e difficile soluzione.
La condivisione di un amico
il solo sollievo.
La coscienza dei propri limiti
la rara facoltà per poter ricominciare da capo
ancora una volta.

domenica 22 gennaio 2012

La rievocazione di un sentimento...

... ormai lontano nel tempo da parte di una donna adulta ed affermata. Il ricordo di un'adolescente che in cerca di vita si affaccia su un mondo nuovo ed antico, nel quale tutto è concesso per denaro e status ma al contempo non tollerato, sia dalla società che dalla morale esangue ed impalpabile delle persone decadenti ed ipocrite che circondano la giovane e che dovrebbero proteggere la sua innocenza. La cronaca di un incontro coi sensi violento ed unico, del desiderio di attenzione e dell'appuntamento con l'amore completo, il primo, quello che le rimarrà dentro l'anima, negli occhi, nel naso, sulla pelle per tutta la vita e che le lascerà un solo grande rammarico... quello di non averlo saputo riconoscere.


giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs and his creative genius changed my vision of the world and inspired my entire way of life. God bless you, thanks and farewell!